Missione e eredità: sulla morte di Papa Francesco

24. Aprile 2025

Quando alle 15:00 del lunedì di Pasqua le campane hanno iniziato a suonare, ero seduto in un giardino a Diepoldsau e ho capito che Papa Francesco era morto. Questo ricordo rimarrà con me. Sicuramente anche voi avete esperienze simili. Ci sono eventi di cui ricordo esattamente dove mi trovavo quando sono accaduti.

Per la Commissione Sinodalità della Conferenza dei vescovi svizzeri, la morte di Papa Francesco è molto dolorosa. Perdiamo un precursore, un ammonitore e un incoraggiatore. È stato Papa Francesco a impegnare la Chiesa universale in un nuovo pellegrinaggio verso il rinnovamento e la conversione. Francesco aveva una visione lungimirante per il rinnovamento della Chiesa. Con l’ascolto ci ha esortato a prestare attenzione a coloro che tendiamo a ignorare e a trascurare. Ancora oggi facciamo fatica a mettere in pratica questo ascolto e a coinvolgere tutti. Fortunatamente, la Chiesa cattolica in Svizzera è impegnata da anni in un percorso sinodale. Ciò che è iniziato in piccoli gruppi si sta sviluppando nel tempo in un cammino di rinnovamento. Nel corso degli anni, gruppi e commissioni si sono riuniti per individuare le necessità di riforma e portarle avanti in uno sforzo comune.
Con la Commissione Sinodalità siamo in una fase di sperimentazione e con la fase di attuazione annunciata dal cardinale Grech, segretario generale del Sinodo, inizia un percorso di prova e di cambiamento per tutta la Chiesa. Ora si tratta di avere il coraggio di trasferire queste esperienze nella vita quotidiana. Speriamo che anche noi viviamo un’esperienza sinodale come quella di Emmaus, che si legge il lunedì di Pasqua:

30 Quando fu a tavola con loro, prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma egli sparì dalla loro vista.
32 Ed essi dissero l’un l’altro: “Non ardeva forse in noi il nostro cuore mentre egli conversava con noi lungo la via, quando ci spiegava le Scritture?”.
33 Partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro,
34 i quali dicevano: “Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone!”.
(Lc 24,30 ss.)

Speriamo in cuori ardenti!
Con il documento conclusivo, Papa Francesco ci lascia uno strumento completo, un progetto per il rinnovamento della Chiesa. Per quanto dolorosa sia la sua morte, è ora importante che il rinnovamento sinodale porti frutto e risorga nel suo spirito e nel suo significato.

Fredy Bihler, Segretario esecutivo della Commissione Sinodalità CVS